Media e intercultura per fermare l’odio sul web

Media e intercultura per fermare l’odio sul web

YEPP Italia rinnova il suo impegno nel promuovere pratiche di cittadinanza digitale attiva dei giovani per imparare a riconoscere e capire come contrastare  l’istigazione all’odio e il Cyber-bullismo (Online Hate-Speech and Cyber-bullying), organizzando la seconda edizione dello scambio internazionale Lights, Camera, (Re)Action!

Finanziato dalla Commissione Europea con il programma Erasmus+, dalla Compagnia di San Paolo e dal Comune di Torino attraverso ITER (Istituzione Torinese Educazione Responsabile), lo scambio, che si svolgerà a Torino dall’ 11 al 20 novembre, coinvolgerà 50 giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni, provenienti dai siti YEPP in Italia e da 6 Paesi europei (Norvegia, Finlandia, Polonia, Repubblica di Macedonia, Spagna, Slovacchia).

Online Hate-Speech e cyber-bullismo hanno molti elementi in comune, sono tutti e due basati su una forma di comunicazione violenta manifestata via internet che, nel primo caso, discrimina gruppi di persone per differenze religiose, di genere o culturali mentre le vittime del cyber-bullismo sono quasi sempre singole persone. I social media e più in generale il web hanno favorito l’insorgere in tutto il mondo di una cultura dell’odio online che alimenta divisione e intolleranza fino ad arrivare a generare reazioni violente contro gruppi o singole persone.

Come contrastare le campagne d’odio è il tema su cui si stanno interrogando le più importanti istituzioni italiane ed europee, ma anche i giovani, che hanno manifestato lo scorso anno, in occasione della prima edizione dello scambio, l’interesse a comprendere le radici del razzismo e delle discriminazioni. Da questo interesse nasce l’idea di un secondo scambio internazionale sul tema che comprenda anche il cyber-bullismo.

Lo scambio si propone di stimolare le capacità di analisi critica dei ragazzi nei confronti dei messaggi diffusi dai media, in particolare sui social network. I partecipanti discuteranno e impareranno a riconoscere il linguaggio dell'odio e il bullismo informatico nei social media e nei media in generale. Si impegneranno a comprendere e sperimentare come i media digitali possano venire usati per contrastare e depotenziare l’odio online, sia esso Hate Speech o cyber-bullismo, coinvolgendo i loro amici e la loro comunità e cercando di sensibilizzare i politici nella lotta contro le “voci dell'odio”.

I giovani saranno sempre al centro delle attività e i facilitatori e i trainer avranno il compito di aiutarli a esprimere le loro opinioni e a trovare soluzioni creative e innovative ai problemi sollevati dal dibattito. Le attività, basate sulla metodologia di apprendimento non-formale e informale vedranno i partecipanti impegnati in giochi di ruolo, workshop pratici sulla narrazione per immagini, momenti di riflessione sul tema dell’identità e della discriminazione. Ci saranno, inoltre, momenti dedicati alla scoperta della città di Torino e alla conoscenza reciproca. Le attività si svolgeranno nel Centro di cultura per l’immagine e il cinema di animazione Elio Mosso, in via Millelire 40 a Torino, messo a disposizione da ITER.