Lights, Camera, (Re)Action!

Lights, Camera, (Re)Action!

Scambio internazionale dedicato al tema “hate speach” (campagne di incitamento all'odio) e come contrastarlo, si è svolto a Torino dall’ 11 al 18 settembre 2016

Lo scambio, ideato e promosso da YEPP Italia, condivide molti degli obbiettivi e priorità del programma Erasmus plus – che ha cofinanziato l’iniziativa insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo e al Comune di Torino attraverso ITER – in particolare per quanto riguarda la promozione del dialogo interculturale, la lotta alla discriminazione, la promozione della cittadinanza attiva e l’inclusione di ragazzi a rischio di esclusione sociale.

Scopo dell’iniziativa è stimolare le capacità di analisi critica dei ragazzi nei confronti dei messaggi diffusi dai media, in particolare sui social network, e metterli in condizione di comprendere appieno i meccanismi che stanno alla base delle campagne d’odio e le modalità più efficaci per controbattere gli effetti perniciosi di tali campagne, utilizzando le possibilità offerte dai media digitali. L’intento principale dello scambio è contrastare il crescente razzismo e la discriminazione promossi dall’Online Hate Speech (campagne d’odio in rete) promovendo le pratiche di cittadinanza digitale attiva dei giovani. Formatori e facilitatori aiutano i ragazzi a comprendere come identificare le campagne d’odio online e come impiegare la loro creatività e ironia per rispondere e contrastarle.

L’incontro che ha coinvolto 36 giovani provenienti da 5 Paesi europei (Spagna, Norvegia, Finlandia, Polonia e Italia), nasce dall’interesse a comprendere le radici e a contrastare il razzismo e la discriminazione, espresso da numerosi ragazzi italiani e non che hanno partecipato in passato a scambi e workshop nazionali e internazionali organizzati e gestiti da YEPP Italia.

Le attività dello scambio sono svolte secondo metodologie di educazione non formale e informale.

I primi giorni dello scambio sono stati dedicati alla conoscenza reciproca, alla comprensione delle differenze culturali e dei punti in comune, all’identificazione dei caratteri distintivi delle campagne d’odio, con vari esempi portati dai partecipanti dai loro rispettivi Paesi d’origine. È seguita una fase di discussione su come usare creatività e ironia per combattere l’odio e la discriminazione, seguita dalla realizzazione pratica di vari media digitali brevi ma efficaci nel controbattere i messaggi negativi lanciati dall’Hate Speech.

Le attività si sono svolte nel Centro di cultura per l’immagine e il cinema di animazione – ITER (via Millelire 40.